Eccovi spiegato come si effettua l’invio fattura elettronica (sdi fatturazione elettronica) alla pubblica amministrazione (P.A.):
L’invio fattura elettronica, che deve essere in formato XML, alla Pubblica Amministrazione (e che sarà obbligatoria a partire dal 6 giugno verso ministeri, agenzia fiscali ed enti di previdenza) avviene attraverso il “Sistema di Interscambio” (denominato anche SdI). Questo è gestito dall’Agenzia delle Entrate tramite Sogei. Un software apposito che riceve il file trasmesso dalle aziende fornitrici con la fattura conforme ai requisiti di legge, li vaglia e li invia alle amministrazioni, ultime destinatarie.
Il sistema riconosce tre tipi di file per la fatturazione elettronica italia:
- file fattura in XML (come già detto) sul modello scaricabile dal sito web “fatturapa.gov.it”. Deve essere firmato digitalmente e conforme alle specifiche delle fatture elettroniche per la PA;
- file compresso, solo ed unicamente, in formato zip contenente uno o più file-fattura;
- file messaggio in formato XML conforme allo schema descritto dal file MessaggiTypes.xsd scaricabile dal sito già indicato qui sopra;
la risposta del SdI (sistema di interscambio) alla trasmissione dei dati può essere:
- una ricevuta di consegna:
- una notifica di scarto, mancata consegna o esito;
- file non recapitabile e così via.
L’accesso al Sistema di Interscambio per la trasmissione delle fatture può avvenire tramite credenziali Entratel / Fisconline o con una Carta Nazionale dei Servizi. Per usare il SdI è obbligatorio che il fornitore sia dotato di casella PEC (Posta Elettronica Certificata), che aderisca e sottoscriva l’accordo di servizio e definisca un accordo per regolamentare la trasmissione della fattura e le notifiche attraverso protocolli di “file transfer” all’interno di circuiti chiusi che identificano in modo sicuro ed incontrovertibile i partecipanti, assicurando la sicurezza del canale.
Come invio fattura elettronica attraverso PEC?
Le fatture possono essere inviate via PEC, la Posta Elettronica Certificata. Il file da trasmettere, deve essere di dimensione non superiore ai 30 mega, e deve costituire l’allegato del messaggio di posta. Per la prima volta che il soggetto invierà la fattura tramite PEC dovrà inviare il messaggio e i relativi allegati all’indirizzo di posta certificata del SdI pubblicato sul sito web “fatturapa.gov.it”
In questo modo il SdI comunicherà al mittente l’indirizzo PEC che dovrà essere utilizzato per le successive trasmissioni, fornendo un indirizzo dedicato per ogni soggetto.
Come invio fattura elettronica via Web?
L’invio delle fatture online può avvenire tramite la funzione di trasmissione telematica disponibile nella sezione: “Inviare la FatturaPA” del sito web “fatturapa.gov.it”
In questo modo è possibile trasmettere la singola fattura o l’archivio di fatture (il tutto non può superare i 5 mega). A invio effettuato verrà rilasciata una ricevuta di consegna o una eventuale notifica di scarto.
Altri metodi di invio al sistema SDI fattura elettronica
L’invio fattura elettronica può essere effettuata anche secondo queste altre modalità:
- cooperazione applicativa su rete Internet;
- porte di dominio in ambito SPCoop,
- sistema di trasmissione dati tra terminali remoti basato su protocollo FTP.
Per tutti i dettagli si rimanda ancora al sito web “fatturapa.gov.it”
Da sapere che tutti i canali elencati prevedono l’invio di notifiche sull’esito della trasmissione.
E per i fornitori? | continua a leggere l’articolo sull’invio fattura elettronica per scoprirlo.
Ricevuto il file, il SdI assegnerà un numero identificativo alla pratica ed effettua le verifiche del caso. In caso di esito negativo invierà, come detto, notifica di scarto al soggetto mittente.
Altrimenti trasmetterà le fatture al destinatario e, contemporaneamente, invierà al mittente la ricevuta di consegna. Qualora, nonostante il buon esito, non fosse possibile trasmettere il file al destinatario per cause non imputabili al SdI, verrà inviata al mittente una notifica di mancata consegna. Il Sistema tenterà in ogni caso, per i 15 giorni successivi, di recapitare la fattura. Decorso questo periodo di tempo, invierà al mittente una notifica definitiva di file non recapitabile. Per ogni fattura recapitata, il SdI riceve notifica di accettazione o di rifiuto della fattura da parte dell’Amministrazione e provvede ad inoltrarla al soggetto trasmittente. Qualora non riceva alcuna notifica, SdI provvederà a inoltrare la notifica di decorrenza dei termini al mittente e alla PA che ha ricevuto la fattura.
Da sapere, per 2 milioni di imprese
- Controlli SdI;
- Nomenclatura e unicità del file o fattura (per evitare invii doppi);
- Dimensioni del file;
- Integrità del documento (nessuna modifica dopo l’apposizione della firma);
- Autenticità del certificato di firma (non deve essere scaduto, revocato o sospeso);
- Conformità del formato della fattura;
- Validità del contenuto della fattura.
Controlli via App
Prima di inviare la fattura alla PA, l’Agenzia delle Entrate offre alle aziende uno strumento di controllo della conformità: l’eventuale presenza di errori viene segnalata indicando il tipo di anomalia e si suggerirà il correttivo da effettuare.