Patent box: cos’è e come funziona

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Patent box è un regime agevolato di tassazione opzionale che permette la parziale detassazione dei proventi che derivano da beni immateriali, ha una validità di cinque periodi d’imposta, è irrevocabile e rinnovabile. È stato introdotto in Italia con la Legge di Stabilità 2015 ed è stato successivamente confermato dal decreto attuativo del 30 luglio dello stesso anno.

Infine, con la Circolare del 29 ottobre 2020 l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sulle modalità di fruizione dell’agevolazione. Se vuoi sapere di più sul patent box, a chi è rivolto e quali sono i requisiti di accesso continua a leggere il nostro articolo.

Come funziona il patent box

Grazie all’introduzione del patent box è possibile escludere una quota dei redditi generati dall’utilizzo di beni immateriali usufruendo di una parziale esenzione su IRES e IRAP.

Il patent box può essere applicato a qualsiasi tipologia di bene immateriale? No. Di seguito una lista di quelli che rientrano nel regime agevolato di tassazione:

  • Software protetti da copyright;
  • Brevetti per invenzione industriale sia concessi che in corso di concessione;
  • Invenzioni biotecnologiche;
  • Brevetti o certificati per topografie, varietà vegetali o semiconduttori;
  • Disegni e modelli;
  • Know how aziendale.

Grazie al patent box, quindi, i redditi derivanti da marchi e brevetti, ad esempio, avranno una tassazione pari al 16% piuttosto che al 31,4%. Queste agevolazioni sui beni immateriali sono state introdotte per  incentivare gli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo. Vista l’importanza crescente rivolta ai beni immateriali, si è voluto far qualcosa per incoraggiare la collocazione e il mantenimento di questi sul territorio italiano evitando la ricollocazione all’estero.

A differenza delle altre agevolazioni fiscali, il patent box si concentra su politiche economiche e industriali piuttosto che fiscali. Inoltre, non si limita solo a favorire l’avvio e lo svolgimento dell’azione di ricerca e sviluppo ma punta sui risultati ottenuti a lungo termine.

A chi si rivolge

Il beneficiario del patent box è il contribuente italiano o straniero a patto che quest’ultimo abbia un reddito di impresa imputabile a un’organizzazione con sede in Italia, che sia residente in uno stato che ha accordi con l’Italia contro la doppia imposizione fiscale e che vi sia un effettivo scambio di informazioni.

Quindi, possono usufruire dell’agevolazione:

  • Ditte individuali;
  • Società per azioni, SRL,  società di mutua assicurazione e società cooperative;
  • Enti pubblici e privati commerciali;
  • Enti non commerciali aventi reddito d’impresa;
  • Società in nome collettivo e in accomandita semplice.

Per le suddette categorie la dimensione dell’azienda, l’entità del fatturato o la forma giuridica non sono fattori che influenzano l’attuazione del patent box. Ci sono, però, anche categorie escluse. Non posso usufruire delle agevolazioni i lavoratori autonomi e i soggetti che determinano il reddito d’impresa in regime forfettario, le aziende di grandi dimensioni che si trovano in amministrazione straordinaria e le società in fallimento e liquidazione coatta.