Continuiamo con la nostra rassegna di errori che possono verificarsi con la trasmissione della fatturazione elettronica e i nostri consigli su come risolverli.
Una volta che il professionista trasmittente ha inviato la fattura, questa incontra il controllo del sistema di interscambio. In questo istante può verificarsi che arrivi un feedback negativo da parte della PA. La risposta negativa dell’ufficio della Pubblica amministrazione può essere dovuta a:
- importo ed esigibilità Iva;
- importi ed errori di calcolo;
- ritenuta d’acconto;
- cassa previdenziale;
L’ufficio della Pubblica Amministrazione interessato comunica l’errore con vari metodi, inoltre questa comunicazione può avvenire in vari momenti
- “Notifica di esito” negativa: in questo caso il rifiuto viene comunicato al trasmittente direttamente dal sistema di interscambio col dettaglio dell’errore (il codice)
- Rifiuto successivo all’accettazione o decorrenza dei termini
Come comportarsi?
- Rifiuto attraverso la “Notifica di esito” negativa
Si procederà alla correzione e reinvio della fattura elettronica errata ricordandosi di mantenere invariata la data, il numero progressivo della fattura e non utilizzare lo stesso numero progressivo del file.
- Rifiuto successivo all’accettazione o decorrenza dei termini
L’ufficio della pubblica amministrazione può rendersi conto di un errore della fattura anche dopo l’accettazione. Ci sarà quindi il contatto diretto del trasmittente, con la richiesta di una nota di credito con fattura elettronica. In questo caso basterà emettere una nota di credito a storno della fattura errata.
Si sono a più riprese verificati casi in cui uffici della PA hanno contattato direttamente il professionista. E’ Bene specificare che in questo caso il trasmittente non può fare nulla prima che non scadano i consueti 15 giorni di decorrenza.
Cos’è la Nota di credito della fattura elettronica e quando si usa?
La nota di credito a storno totale della fattura elettronica errata viene emessa nel momento in cui la PA (l’ufficio dedicato) accetti la fattura in un primo momento (per accettazione e decorrenza) e poi la rifiuti.
Con l’atto dell’invio al fornitore della ricevuta di fattura accettata o con quella di decorrenza, abbiamo la conferma che tale fattura sia stata registrata. Quindi il percorso fatturativo è compiuto ed in questo modo la PA non può in alcun caso modificare la fattura.
In questo caso è la PA che contatta il fornitore per decidere insieme come procedere.