No agli obblighi e si agli incentivi, è questa la nuova linea del governo riguardo la fatturazione elettronica privati almeno fino al 2017.
In pieno Agosto ha trovato spazio sulla Gazzetta ufficiale n. 190/2015 il decreto legislativo 127/2015 che definiva ancor di più i contorni della fatturazione elettronica tra privati.
In questo decreto possiamo trovare le fondamenta definitive della fatturazione elettronica tra privati che il 1° gennaio 2017 sarà definitiva ed irreversibile.
La fatturazione elettronica non sarà obbligatoria, bensì facoltativa, un cambio di rotta preciso che vede però la nascita di non pochi incentivi.
I professionisti che opteranno per la fatturazione elettronica vedranno venir meno gli obblighi derivanti dallo “spesometro” e dalle operazioni blacklist. Inoltre potranno beneficiare di rimborsi IVA più rapidi.
Dopo gli obblighi per i soggetti che hanno rapporti con la P.A., decolla il rapporto b2b.
Siamo dunque pronti ad assistere all’utilizzo del nuovo sistema di interscabio che renderà l’Italia finalmente uno dei paesi più all’avanguardia in questo settore.
L’Sdi, gestito dall’agenzia dell’Entrata, fa da posta e si fa carico di tutte le fatture in formato elettronico da trasferire alla pubblica amministraizone. Il sistema verifica eventuali errori e se il formato utilizzato è corretto. Ciò è stato fatto per attuare le direttive OCSE: questo rende possibile verifiche più rapide e preventive. Da verifiche ex post, sfruttando la tecnologia, si passa a controlli tempestivi e non invasivi.
Inoltre si risparmia e non poco con questo sistema: tra i 10 e i 15€ sono i costi risparmiati per ciascuna fattura gestita.
Cosa aspettarci fino al 2017 con la fatturazione elettronica tra privati?
Ma vediamo insieme le tappe che ci aspettano e ci porteranno al 1° gennaio 2017:
Entro il 1 Luglio 2016 —> L’Agenzia Delle Entrate dovrà rendere fattibile la creazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche attreverso un proprio software.
A partire dal 2017 —> Il MInistero dell’Economia e delle Finanze dovrà introdurre un sistema di scambio per tutti i soggetti passibili di IVA. Sul modello del portale Sdi usato oggi per le fatture elettroniche verso la pubblica amministrazione.
Nello stesso anno —> I professionisti non obbligati ad emettere fattura, e parliamo dei commercianti, potrebbero scegliere di non registrare i corrispettivi giornalieri delle cessioni e optare per la trasmissione telematica all’ae. In parole povere si avrebbe così la fine dello scontrino a fini fiscali. Scontrino che ssarebbe comunque obbligatorio emettere dietro esplicita richiesta del cliente.
La memorizzazione e trasmissione telematica sarà una scelta opzionabile per la durata di 4 anni. Sarà possibile revocare tale scelta o decidere di estenderla per 5 anni. I professionisti che sceglieranno questa strada vedranno assegnati una serie di semplificazioni ed incentivi.
Per chi commercia in prodotti attraverso i distributori automatici la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica sarà obbligatoria.
In Italia finora l’invio di fatturazione elettronica si era limitato al solo sistema EDI e all’email con allegato PDF. Certamente un vantaggio quanto a risparmio di carta. Ma col nuovo decreto che incentiva le fatture strutturate (in formato XML da inviare al sistema SDI), si farà in modo che presto le aziende raccoglieranno i veri frutti di questa innovazione.
Le fatture e tutte le notifiche saranno conservate in maniera elettronica secondo le norme di legge.