Istruzioni comunicazione polivalente mediante spesometro

comunicazione polivalente con spesometro

Tra gli strumenti utilizzati dal nostro Governo per contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale ha avuto largo impiego da parte dell’Agenzia delle Entrate: lo spesometro.
A qualche anno dalla sua introduzione, cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e come può aiutare lo Stato Italiano nella lotta all’evasione delle tasse.
Spiegheremo quindi lo spesometro cos è, quali sono le istruzioni date alle aziende ed i professionisti, le modalità di comunicazione con l’Agenzia delle entrate e la scadenza di queste ultime.

Spesometro: cos è ?

Lo spesometro è uno strumento fiscale utilizzato dal Governo italiano a partire dal 2010, ma che negli anni ha subito diverse modifiche. Tra le più importanti quelle del 2012 in cui sono stati aboliti dei vincoli e dei limiti sugli importi minimi di comunicazione tra i soggetti, imprese / professionisti e l’Agenzia delle Entrate.

Grazie allo spesometro, il fisco può stilare un modello attraverso il quale si verificano principalmente due cose riguardo i contribuenti:

  • Allo stesso modo del redditometro, anche lo spesometro serve a verificare se il tenore di vita dei soggetti è coerente con i redditi dichiarati;
  • Scoprire casi di omessa fatturazione o di fatture false.

 

Introdotto come detto nel 2010, inizialmente venivano comunicate all’Agenzia delle Entrate le vendite e gli acquisti di beni e servizi se il loro valore era superiore a 3000,00 € (fatturati) o 3600,00 € (se riportati con scontrini fiscali o ricevute).
A partire dal 2012 però il limite è stato abolito per le operazioni che comportano l’emissione di una fattura ed è obbligatorio comunicare tutte le operazioni rilevanti ai fini IVA effettuate. Resta invece uguale il limite dei 3600,00 € sopra spiegato.

Comunicazione polivalente spesometro: come viene fatta?

Le comunicazioni di cui abbiamo parlato in precedenza vengono fatte dai soggetti con partita IVA verso l’Agenzia delle Entrate utilizzando il modello polivalente.
Tale modello permette infatti ai contribuenti di specificare telematicamente quali sono le vendite e gli acquisti effettuati nel periodo corrispondente e rilevanti ai fini IVA. Ciò che vedremo quindi di seguito non riguarda i privati cittadini che non dispongono di partita IVA.

L’invio telematico avviene utilizzando i software forniti dall’Agenzia delle Entrate sul sito o attraverso il proprio commercialista.
Per tutti i contribuenti con partita IVA vi è l’obbligo di compilazione dello spesometro attraverso il modello polivalente, salvo alcune eccezioni.

Lo spesometro è obbligatorio per le seguenti categorie di soggetti:

  • Imprese individuali;
  • Società di persone e di fatto;
  • Società di capitali;
  • Cooperative e di mutua assicurazione;
  • Esercenti arti/professioni in forma autonoma o associata;
  • Imprese familiari ed aziende coniugali;
  • Imprese agricole e i piccoli produttori agricoli (anche se non superano i 7 mila euro di vendite l’anno);
  • Esercenti di attività d’impresa e/o di lavoro autonomo che aderiscono alle Nuove iniziative produttive;
  • Curatori fallimentari e commissari liquidatori;
  • Contribuenti in regime di contabilità semplificata ma non in regime dei Minimi;
  • ASD ovvero le Associazioni Sportive Dilettantistiche sono tenute alla comunicazione delle operazioni effettuate nell’esercizio di attività commercial;
  • Società estere rappresentate in Italia.

 

Non sono citate in questo elenco le categorie relative ai non residenti.
Per i ristoranti, le Agenzie di viaggio, i commercianti piccolo dettaglio che si trovano in regime di semplificazione, dal 1 gennaio 2014 hanno l’obbligo di comunicare le operazioni effettuate nel corso dell’anno, indipendentemente dall’importo. Gli enti non commerciali hanno l’obbligo di compilazione del modello polivalente solo per le operazioni rilevanti ai fini IVA e sono assolti in caso di fatture passive che riguardano attività istituzionali e commerciali. Non sono da comunicare neppure le spese di acqua, luce e gas.

Sono esclusi invece i contribuenti minimi o a regime forfettario (a meno che non superino le soglie del regime di vantaggio nell’anno precedente).
Assieme ad essi sono esonerati anche gli uffici di P.A. (regioni, province, comuni etc).
Risultano esonerati da tale obbligo di comunicazione dello spesometro anche i commercianti al minuto e i tour operator se le operazioni sono inferiori ai 3000,00 €.

Ulteriori istruzioni comunicazione polivalente

Lo spesometro si può compilare in due forme:

  • analitica, nel quale saranno indicate le singole operazioni;
  • aggregata, all’interno del quale saranno raggruppate le operazioni relative allo stesso cliente o fornitore.

 

Di seguito le istruzioni per la comunicazione polivalente da inviare telematicamente:

  • numero di partita IVA o codice fiscale di chi è oggetto della prestazione (dunque i dati ad esempio di chi vende il bene o offre il servizio ed i dati di chi acquista il bene o commissiona tale servizio);
  • la data di emissione della fattura;
  • l’importo della fattura al netto dell’IVA ed il totale dell’imposta. Ricordiamo che se si tratta di un’operazione esente, ciò va specificato con la dicitura “operazione non imponibile”;
  • se si tratta di un documento riepilogativo va specificato il numero, l’imponibile complessivo e il totale dell’imposta.

 

A partire dalla fine del 2014, nel caso in cui siano state effettuate delle operazioni con paesi a fiscalità privilegiata (paesi della cosiddetta black list, da cui è stata esclusa la Repubblica di San Marino, che in precedenza rientrava tra le nazioni incluse) esse vanno indicate nel modello di comunicazione polivalente annuale. Quindi non più mensilmente o trimestralmente come in precedenza.

Istruzioni per la correzione dei dati inviati

Se avete commesso qualche errore durante la compilazione dei dati o nel caso di omissione di una o più operazioni, si può sempre richiedere l’annullamento della comunicazione ordinaria trasmessa.
All’interno della comunicazione di annullamento dello spesometro comunicato si deve inserire il numero di protocollo relativo alla comunicazione che intendiamo annullare. Questo numero ci sarà stato rilasciato dal software durante la compilazione e l’invio della comunicazione.
Si ricorda che bisogna informarsi preventivamente circa i termini di scadenza anche per le comunicazioni di annullamento e correzione. Di seguito concludiamo con alcune informazioni relative proprio alla scadenza dei termini utili per le comunicazioni del modello polivalente.

Sanzioni e termini di scadenza spesometro

Le comunicazioni da effettuare telematicamente hanno ovviamente anche dei limiti di tempo. La scadenza spesometro 2017 resta più o meno a luglio (il c.d. mese dello spesometro). La comunicazione andrà effettuata entro il 25 luglio 2017 per il 1° e 2° trimestre. Gli altri due trimestri hanno le rispettive scadenze il 30 novembre 2017 ed il 28 febbraio 2018.

Infine vogliamo chiudere con una novità importante che prenderà vita dal nuovo anno: i soggetti che sceglieranno di utilizzare l’invio fattura elettronica attraverso l’sdi all’Agenzia delle Entrate, saranno esonerati dall’obbligo di comunicare per via telematica le operazioni rilevanti ai fini IVA attraverso lo spesometro ed il modello polivalente.