Fisco, scontrini digitali ed e-fatture sono ormai entrati nel lessico comune e dopo una prima metà anno di “prova” il 2015 sarà l’anno della definitiva consacrazione del fisco 2.0.
I provvedimenti dell’anno che sta per chiudersi
Il 2014 ha visto il via libera dato da parte del Cdm all’esame preliminare della delega fiscale: c’è così stato il sì alla dichiarazione dei redditi precompilata accessibile anche online sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Il governo ha accelerato inesorabilmente sul piano anti-evasione. Il Consiglio dei ministri ha infatti dato il via al decreto legislativo contenente disposizioni in materia di semplificazioni fiscali, in attuazione dell’articolo 7 della delega di cui alla legge n. 23 dell’11 marzo 2014. Il provvedimento approvato dalle Commissioni parlamentari competenti per il prescritto parere, è tornato all’esame del Cdm per l’approvazione definitiva.
Gli interventi “2.0” anti-evasione sono contenuti nell’articolo 9 della delega fiscale e sono ampi: si va dallo scontrino telematico (obbligatorio nella prima fase per la GDO) alla fattura elettronica, dall’affiancamento ai Pos (obbligatori per commercianti e liberi professionisti) all’introduzione della carta di pagamento per saldare il conto del medico o dell’avvocato. Inutile dire che il presupposto di tale azione del governo è il potenziamento delle banche dati per aumentare le capacità di incrociare le informazioni.
Il governo si è detto propenso ad incentivare, mediante una riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili a carico dei contribuenti, come si precisa all’articolo 9 del provvedimento, l’utilizzo della fatturazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi, nonché di adeguati meccanismi di riscontro tra la documentazione in materia di IVA e le transazioni effettuate, potenziando i relativi sistemi di tracciabilità dei pagamenti.
L’obiettivo principale di queste misure è la diffusione della moneta elettronica, tracciabile per definizione, con incentivi al sistema creditizio e delle telecomunicazioni. Per quanto riguarda lo scontrino telematico, in pratica tutti gli incassi di un sito di grande distribuzione saranno trasferiti per via telematica e in tempo reale all’Agenzia delle Entrate che potrà verificare automaticamente gli importi delle vendite e confrontarli con l’Iva pagata.
Il decreto legge prevede inoltre la dichiarazione dei redditi precompilata a disposizione dei lavoratori dipendenti e assimilati e dei pensionati (una novità questa che riguarda circa 30 milioni di contribuenti) che hanno i requisiti per presentare il modello 730.
Per la sua elaborazione, l’Agenzia delle Entrate utilizza le informazioni disponibili in Anagrafe tributaria (come ad esempio la dichiarazione dell’anno precedente o i versamenti effettuati), i dati trasmessi da parte di soggetti terzi (come banche, assicurazioni ed enti previdenziali) e i dati contenuti nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta con riferimento ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, ai redditi da pensione e ai redditi diversi (tali sono da ritenersi i compensi per attività occasionali di lavoro autonomo). A partire dalle dichiarazioni del 2016 i dati si completeranno con quelli del Sistema Tessera Sanitaria (acquisti di medicinali, prestazioni sanitarie). Entro il 15 aprile di ciascun anno la dichiarazione precompilata è resa disponibile in via telematica al contribuente, che può accettarla oppure modificarla, rettificando i dati comunicati dall’Agenzia. Possibile inoltre è l’inserimento di ulteriori informazioni.
Il contribuente accede alla dichiarazione precompilata immediatamente, direttamente on line, tramite il sito internet dell’Agenzia delle Entrate; è possibile inoltre accedervi tramite il proprio sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale o attraverso un centro di assistenza fiscale o un professionista abilitato. Ulteriori canali saranno poi individuati ed indicati ai contribuenti con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate.