Il lasso di tempo che è andato dal 2003 ad oggi ha visto una vera e propria rivoluzione nell’imprenditoria italiana. La crisi ha sensibilmente intaccato la capacità innovativa, basti citare i dati: Lazio, Lombardia e Piemonte hanno visto calare del 30% mediamente brevetti e marchi registrati. Questo è un naturale effetto della crisi aziendale e industriale sui territori.
In controtendenza invece Emilia Romagna, Toscana e Friuli. Ovviamente i brevetti non raccontano tutto del livello tecnologico delle aziende italiane.
L’Italia ha finalmente sottoscritto l’accordo sul brevetto unitario europeo. Un passo che vorrà dire aumento di protezione, riduzione dei costi legali e di traduzione.
I dati del ministero dello Sviluppo Economico parlano chiaro riguardo le start up innovative.
Una crescita esponenziale, questa, avvenuta anche in Calabria e Trentino-Alto Adige. Da lasciare senza parole il numero di imprese con più di 10 addetti che dispongono di un portale web: nel 2003 erano meno della metà, oggi circa il 70%. Ci sono però ben dieci regioni dove quasi la metà delle aziende non hanno ancora una finestra sul web.
Per le piccole e medie imprese e per le Start Up innovative si prevede un investimento di circa 50 milioni di euro da parte di Invitalia.
Ma come funzioneranno questi investimenti?
L’investimento nel capitale di rischio di ciascuna impresa sarà finanziato per ⅓ da risorse apportate da investitori privati ndividuati attraverso procedure trasparenti e aperte a tutti.
Questi investimenti vedranno come beneficiari piccole e medie imprese e start-up innovative, operanti in settori ad elevato potenziale di crescita.
Modalità e i termini di trasferimento e restituzione delle risorse saranno successivamente definiti così come i contenuti e la tempistica delle attività di monitoraggio degli investimenti stessi.
Una novità davvero succosa e che riguarda davvero in tanti se si considera che solo nell’ultimo bimestre, sono state iscritte più di 500 nuove start up innovative. Passando da 3.348 di Febbraio alle 3.842 di oggi.
46 nuove start up solo nell’ultima settimana presa in considerazione dalle analisi è davvero un bel numero.
Il Nord con il 56,56% di neo imprese è ovviamente la reginetta, seguita dal Sud (22,33%) e dal dal Centro (21,11%).
Analizzando le regioni invece:
Lombardia in testa con 842 start up insieme ad Emilia Romagna (463) e Lazio (366). Seguono Veneto (281) e Piemonte (275).
Il nostro staff è impegnato da anni non solo nella distribuzione di un programma gestionale vicino alle tue esigenze, ma anche a fornirti consigli su vari aspetti fiscali e burocratici.