Scontrino digitale, cosa sapere?

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L’Agenzia delle Entrate ha ormai dato il via all’introduzione dello scontrino digitale. Una novità importante che sarà di beneficio ai commercianti ed ai consumatori e semplificherà la vita agli addetti ai lavori rendendo più semplici i controlli fiscali.

Lo scontrino digitale o scontrino telematico è obbligatorio in questo momento per la grande distribuzione (GDO), ma in seguito riguarderà anche gli esercizi di commercianti ed artigiani. In questo modo tutti gli incassi verranno inviati via web, in tempo reale all’Agenzia delle Entrate: si avrà così, in maniera istantanea, la verifica automatica degli importi delle vendite e il confronto tra l’IVA pagata ed il volume del rifornimenti delle merci. In questo modo si andranno progressivamente a cancellare i controlli presso le sedi fisiche delle aziende e a velocizzare i controlli del fisco.

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Scontrino digitale: misura anti-evasione

Il fulcro dell’operazione anti evasione è proprio lo scontrino telematico che, dopo esser stato testato nei supermarcati, sarà progressivamente esteso a commercianti e artigiani. Qualsiasi incasso verrà immediatamente trasferito alla locale Agenzia delle Entrate. Un trasferimento online, come spiega l’esperto di economia Roberto Petrini: “In questo modo l’amministrazione fiscale potrà verificare automaticamente, e senza operare riscontri in loco, gli importi delle vendite, confrontarli con l’Iva pagata e con il volume dei rifornimenti di merce del commerciante in questione”.

Si era discussa addirittura l’ipotesi che tutti gli scontrini emessi dovessero rientrare in una sorta di maxi lotteria per premiare i consumatori che in questo modo sarebbero stati più propensi a richiedere lo scontrino. Inoltre, commercianti e artigiani saranno tenuti ad installare con obbligo pos e ad accettare la moneta elettronica per il pagamento dei beni e servizi erogati. Essendo tracciabile, la carta elettronica, permetterà all’Agenzia delle Entrate di verificare i reali importi ed incrociare tali dati con quanto segnato sulle ricevute emesse. Tutto ciò darà vita ad una vera e propria anagrafe tributaria capace di aver memoria di ogni spostamento di denaro.

Come funziona lo scontrino digitale?

Il funzionamento dello scontrino digitale è abbastanza semplice: esso verrà inviato tramite un indirizzo di posta elettronica ad un server di una società autorizzata la quale provvederà alla sua archiviazione ed alla sua conservazione.
Mai più scontrini illeggibili o strappati, che per la detrazione fiscale non vengono peraltro riconosciuti; mai più bisognerà fare i conti con lo smarrimento. A tal proposito, importanti aiuti sono dati dai software gestionali presenti su Gestionale.co, una gamma di prodotti all’avanguardia per aiutare la tua azienda nelle pratiche quotidiane.

Lo scontrino digitale avrà benefici per il cliente?

Artigiani e commercianti non saranno più tenuti ad emettere lo scontrino cartaceo, ma qualora il cliente richiedesse una copia cartacea all’esercente, quest’ultimo sarà tenuto a rilasciarlo.

Saranno sicuramente importanti anche i benefici per il cliente con l’introduzione dello scontrino telematico: scontrino archiviato e consultabile immediatamente per la garanzia di un prodotto, la nota delle spese digitali, la conservazione dei report o la dichiarazione dei redditi annuale.

Per citare il ministro Padoan: “l’adozione generalizzata degli strumenti della fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi, insieme al più generale potenziamento della tracciabilità delle transazioni, anch’esso previsto dalla legge delega, consentirebbero di realizzare notevoli riduzioni degli adempimenti per le imprese, con conseguenti riduzioni di costi, e di migliorare notevolmente il contrasto e la prevenzione dell’evasione, attraverso l’utilizzo delle informazioni per l’attività di controllo dell’amministrazione finanziaria”.

Riportiamo quanto si legge nella nota del governo: “individuare una strategia di intervento ad ampio respiro per migliorare l’efficacia del contrasto all’evasione fiscale, puntando anche a favorire un cambiamento culturale nel paese”. Due facce della stessa medaglia, “da un lato, una solida azione di contrasto agli illeciti”, dall’altro “un percorso di profondo miglioramento del rapporto fra il fisco e i contribuenti”.

Che annuncia anche ulteriori novità in sede di fisco, con provvedimenti che riguarderanno anche l’invio fattura elettronica.
Al momento, soltanto le transazioni con la pubblica amministrazione prevedono l’emissione di una fattura elettronica, ma dal 1 gennaio 2017 sono state annunciate numerose novità.