La strada delle riforme semplificative disposte dal governo in materia di contabilità ha avuto inizio già a partire dagli anni 2000. Di fatti, man mano che si è cominciata a percorrere la strada della semplificazione, il legislatore è intervenuto con numerose modifiche in materia tributaria e contabile. Tra queste vogliamo illustrarvi come funziona la numerazione dei libri sociali.
Già dal lontano 1994 si era provveduto ad eliminare quelli che allora furono considerati degli “adempimenti superflui” come ad esempio gli obblighi relativi alla bollatura dei libri sociali quali il libro giornale e il libro degli inventari. Dal 2001 però con la serie di riforme più corpose alle quali ci riferivamo a capo articolo sono stati soppressi tanti obblighi di bollatura per molti dei libri contrabili e dei registri che le imprese sono tenuti ad ottenere.
La riforma a cui facciamo riferimento ha riscitto l’articolo 2215 del c.c. ed inoltre il primo comma di due decreti relativi agli anni ’70.
Per la bollatura e la numerazione libri sociali sono stati fissati alcuni principi a cui assolvere:
- i libri contabili prima di essere utilizzati devono essere numerati progressivamente;
- sempre prima dell’uso, nel caso in cui sia previsto l’obbligo di bollatura o vidimazione, i libri oltre che numerati, dovranno essere anche bollati su ogni foglio e vi dovrà essere dichiarato il numero dei fogli che li compongono;
- il libro giornale e il libro degli inventari come detto vanno solo numerati progressivamente e non saranno più soggetti a bollatura;
Proprio le modifiche del ’94 come detto avevano abolito la bollatura e la vidimazione del libro giornale e del libro degli inventari. Al contrario, non vi sono state altre modifiche per quanto riguarda gli altri libri sociali: questi continueranno infatti ad essere numerati e bollati come prescritto negli articoli 2421 e 2478 del codice civile.
Numerazione libri sociali: le modalità aggiornate
Una circolare diramata nell’ottobre del 2001 dall’Agenzia delle Entrate ha spiegato le modalità aggiornate di numerazione dei libri sociali. A differenza del sistema vecchio non viene richiesta la numerazione progressiva e preventiva delle pagine che compongono i libri e i registri, ma è sufficiente che il soggetto obbligato alla tenuta dei libri e dei registri assegni un numero progressivo alla pagina, prima di utilizzare la stessa.
La differenza sta proprio nel non dovere preventivamente numerare il registro, ma se si tratta di registri a fogli mobili o di registri tenuti in forma meccanizzata è sufficiente che il singolo foglio venga numerato prima dell’utilizzo dello stesso o prima della stampa.
Non ci sono invece controindicazioni circa la possibilità di continuare a numerare le pagine come nel passato. Di fatti non vi sono controindicazioni e l’imprenditore può numerare preventivamente le pagine preoccupandosi lui stesso di dichiarare il numero della pagine che compongono i registri.
Per quanto riguarda l’anno da indicare si deve far riferimento all’anno di contabilità e non quello in cui si effettua ad esempio la stampa delle pagine. Nel caso in cui l’impresa abbia periodo d’imposta “a cavallo” con due anni solari, deve numerare il libro giornale indicando il primo dei due anni di contabilità ed il numero di ciascuna pagina.
È invece obbligatoria la numerazione e la bollatura di ogni altro libro o registro regolamentato da norme speciali. Tra questi alcuni dei quali (a titolo d’esempio) sono:
- registro dei premi (L. n. 1216 del 29/10/1961) ;
- registro di produzione ;
- libro giornale degli incarichi tenuto dalle imprese di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto;
- registro dei palinsesti ;
- libro giornale delle autenticazioni delle girate ;
- registro di carico-scarico degli olii usati ;