Guida sull’ammortamento beni strumentali

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L’ammortamento che le imprese calcolano per i beni strumentali utilizzati nell’attività aziendale è disciplinato dal codice civile.
Il procedimento di ammortamento richiede il rispetto di due regole importanti:

  • deve essere determinato sulla base di un piano di ammortamento che tenga conto del valore stimato e del criterio di ripartizione del costo che si intende stimare;
  • non può essere accelerato o rallentato a seconda di contingenti valutazioni legate alle politiche di bilancio aziendali;


I criteri da utilizzare per il procedimento di calcolo ammortamento beni strumentali sia contabile che fiscale sono principalemente 3, ovvero:

  • Ammortamento a quote costanti: si divide il valore da ammortizzare per il numero di anni corrispondenti alla vita utile del bene;
  • Ammortamento a quote decrescenti: si calcola per ogni esercizio di vita utile quote di ammortamento via via minori;
  • Ammortamento a quote variabili: si calcolando per ciascun esercizio delle quote di ammortamento diverse a seconda delle diverse modalità di partecipazione del bene al processo produttivo;


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Quali sono i beni ammortizzabili?

In linea generale sono ammortizzabili tutti quei beni che non esauriscono la loro funzione in un unico esercizio, ma vengono utilizzati per più anni.
Essi appunto sono i cosiddetti beni strumentali o ammortizzabili.
In sostanza, il costo per acquistare o produrre questi beni non è deducibile per intero nell’esercizio in cui iniziano ad essere utilizzati in azienda.
Il costo è suddiviso su più anni tramite una procedura di ammortamento che ne ripartisce l’importo nel tempo, secondo quote stabilite da precisi coefficienti.

Nello specifico, stiamo parlando di attrezzature,come:

  • arredi;
  • computer;
  • macchine per ufficio;
  • automezzi utilizzati per l’attività lavorativa;
  • smartphone e tablet;


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Ammortamento dei beni strumentali: cosa cambia con la legge Sabatini

Con la nuova misura sui beni strumentali detta anche “Nuova Sabatini” si intende l’agevolazione concessa dal Ministero dello sviluppo economico con lo scopo di facilitare l’accesso al credito delle imprese.
Tali misura mira ad accrescere la competitività dell’intero sistema produttivo Italiano.
La misura sostiene gli investimenti per acquistare in leasing:

  • macchinari;
  • attrezzature;
  • impianti;
  • beni strumentali ad uso produttivo;
  • hardware;
  • software;
  • tecnologie digitali;


Sono ammessi tutti i settori produttivi, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative e delle attività connesse all’esportazione.

A chi si rivolge e cosa finanzia la misura beni strumentali

I beneficiari dell’agevolazione sull’ammortamento beni strumentali sono tutte le piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;
  • sono nel pieno esercizio dei propri diritti, quindi non in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • non siano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;


Gli investimenti previsti nella misura Beni strumentali devono far riferimento ad una sola unità produttiva e soddisfare questi 2 requisiti:

  • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
  • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività svolta dall’impresa;


Inoltre i beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” .
Sono quindi escluse le voci “terreni e fabbricati” e “immobilizzazioni in corso e acconti”.