La nostra lingua ha accolto negli ultimi decenni numerose parole appartenenti alla lingua inglese. Sicuramente sarà capitato anche a voi di sentir parlare dei lavoratori freelance e sicuramente vi sarete chiesti chi fossero queste persone.
Il freelance è un’espressione inglese entrata a far parte nel nostro vocabolario corrente per individuare una categoria di lavoratori professionali non vincolati ad un contratto o ad un rapporto di lavoro indeterminato con un’azienda. Il termine all’origine veniva attribuito ai soldati mercenari che offrivano i propri servizi a coloro che promettevano di più, quindi senza vincolo di subordinazione.
Oggi, il freelance è una figura professionale sempre più ricercata dalle aziende in quanto ha meno rischi e meno costi di un lavoratore dipendente. In pratica, il freelance è un lavoratore autonomo, solitamente dotato di partita IVA, che presta servizi alle agenzie, società e organizzazioni.
A differenza di un normale lavoratore dipendente il freelance:
- Ha il potere di contrattare il prezzo per il suo lavoro;
- Sceglie per chi lavorare;
- Ha una rete di relazioni professionali molto più ampia;
- Ha un bagaglio di esperienza e quindi non necessita di formazione;
- Gestisce in piena autonomia il suo tempo e le sue risorse.
Nel mondo del web, questa figura professionale è molto ricercata e trova sempre più applicazione in numerosi campi, come il digital marketing. Sono diverse le figure freelance come i copywriter oppure i social media marketer che si occupano di promuovere i contenuti attraverso i social media ed altri canali della comunicazione attraverso il web.
Quanto costa aprire la partita IVA agevolata per un freelance?
Un freelance, in quanto lavoratore autonomo da non confondere con un libero professionista, non è obbligato ad aprire la partita IVA. Tale obbligo non sussiste quando:
- Le prestazioni non superano la durata di 30 giorni in un anno per ogni cliente;
- I compensi per tutti i clienti non devono superare la somma di 5000 euro l’anno.
Qualora non si rispettino tali parametri vi è l’obbligo di apertura della partita IVA.
Dal 1 gennaio 2015 lo Stato ha creato un regime fiscale agevolato cosiddetto regime forfettario previsto per i liberi professionisti ed i lavoratori freelance. Tra i vantaggi previsti per il nuovo regime forfettario vi è indubbiamente l’esenzione IVA per coloro che hanno deciso di aderire a tale regime. Inoltre, l’imposta sostituiva IRPEF per i primi 5 anni è del 5%, successivamente diventerà del 15%.
Per un freelance aprire la partita IVA non comporta alcun costo, nemmeno successivamente all’apertura. Per aprire la partita Iva agevolata basta recarsi presso l’Agenzia delle Entrate e compilare il modello AA9/12.
Consigli su come diventare freelance
Ora che conosci cos’è il freelance e vuoi consigli su come diventare un lavoratore di successo, sei nel posto giusto. Ti daremo delle diritte alle quali non potrai rinunciare.
- Devi avere chiaro le tue capacità;
- Fatti conoscere: Creati una rete di contatti con la quale potrai interagire in tal modo potrai farti notare. Sfrutta i social network, partecipa agli eventi. Mostrati disponibile e pronto a risolvere qualsiasi problema. La comunicazione è importante per generare fiducia nei clienti;
- Mostra quello che sai fare meglio: in questo lavoro la perfezione è fondamentale, quindi lavora ogni giorno per raggiungerla;
- Oltre ad essere affidabile, dovresti sempre essere aggiornato sui cambiamenti e sulle novità che arrivano dal web: Tutto su internet cambia velocemente, quindi per svolgere il tuo lavoro in modo impeccabile devi continuare a formarti;
- Essere fiducioso delle proprie capacità: È una qualità indispensabile se hai deciso di fare questo lavoro;
- La gestione del tempo è la chiave di tutto: Fondamentale è l’organizzazione e la gestione del tempo. Non perdere tempo, organizzati il lavoro in modo da consegnare il tutto nei tempi stabiliti.