Oggi toccheremo un argomento di interesse nazionale ovvero parleremo della partita IVA.
Affronteremo varie problematiche in questo articolo infatti passeremo dalla semplice spiegazione di come e se conviene aprire una partita iva fino ad arrivare a quello che sarà poi l’argomento principale: come accedere al servizio ricerca partita IVA. Prima di parlarvi di come aprire una partita IVA è necessario sapere che cos’è una partita IVA.
La partita iva è un insieme di numeri che identificano una persona fisica o una società titolare appunto di partita IVA. Si tratta di un codice di 11 cifre dove le prime 7 servono ad indentificare il contribuente, mentre le atre 3 corrispondono ad un codice identificativo dell’Agenzia delle entrate.
Apertura partita iva: come fare?
Iniziamo parlando in linea generale della partita IVA e delle novità per coloro che intendono aprire la partita IVA nel 2018.
L’apertura partita iva è un operazione molto semplice da fare ed è assolutamente gratuita.
Per aprire una partita IVA basterà comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inizio della propria attività. Tale comunicazione dovrà avvenire entro 30 giorni dal primo giorno di attività.
Deve essere fatta con un apposita dichiarazione, essere redatta su modello AA9/12 per ditta individuale e lavoratori autonomi oppure tramite il modello AA7/10 per le società.
La presentazione di questi modelli può essere fatta attraverso i seguenti modi:
- Recandosi presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate con appositi documenti di riconoscimento;
- Invio con raccomandata con ricevuta di ritorno, con in allegato fotocopia dei documenti di riconoscimento;
- Invio per via telematica, tramite un software che si scarica dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
Quando aprire una partita IVA?
Quando viene aperta una partita IVA, bisogna scegliere il codice ATECO che si riferisce alla nostra specifica attività.
Le varie attività sono infatti raggruppate nel seguente modo: in sezioni per
- Sezioni (Alfabetico);
- Divisioni (2 cifre);
- Gruppi (3 cifre);
- Classi (4 cifre);
- Categorie (5 cifre);
- Sottocategorie (6 cifre).
Bisognerà scegliere anche il tipo di regime contabile tra: regime forfettario 2018 o contabilità ordinaria.
Una volta rilasciata o inviata la dichiarazione firmata, ci viene assegnato il numero di partita IVA, che rimarrà sempre lo stesso fino al termine dell’attività.
Ultima cosa da fare è recarsi all’INPS per aprire la propria posizione previdenziale.
Per chi deve registrare una ditta individuale, dovrà inoltre iscrivere l’impresa alla Camera di Commercio, e comunicare al Comune l’avvio della propria attività.
Di seguito vedremo quali sono i costi da affrontare per l’apertura della partita iva e tutte le novità introdotte nel 2018.
Costi di una partita IVA: quali sono?
Aprire una partita IVA come abbiamo detto in precedenza non costa nulla, ma ci sono da considerare le spese di mantenimento, che possono esser in alcuni casi anche sostanziose.
Andiamo a vedere sia nel caso di contabilità ordinaria sia nel regime forfettario le spese da affrontare:
- Regime di contabilità ordinaria:per il regime in contabilità ordinaria è previsto ovviamente le spese del commercialista che variano a seconda dell’esperienza e della professionalità. Tale costo varia anche in base al numero delle fatture emesse. Per quanto riguarda i costi dei diritti camerali annuali è di circa 120 euro all’anno. Da ricordare sono anche le spese Irap e Ires che sono calcolate sul reddito.
- Regime forfettario: chi apre una partita IVA in regime forfettario avrà una tassazione agevolata del 5% per i primi 5 anni (ovviamente se ricorrano i requisiti per il regime forfettario startup) e del 15% dal sesto anno, mentre i contributi INPS graveranno per il 27,72% sul reddito di impresa.
Partita IVA 2018:tutte le novità
La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto un nuovo regime forfettario che di fatto dal 1° gennaio 2016 sarà l’unico regime agevolato per chi apre una nuova partita IVA.
Ecco di seguito quali sono le condizioni e requisiti previsti per l’accesso alla partita IVA con il nuovo regime forfetario 2018:
- Non aver conseguito ricavi o compensi superiori ai limiti indicati nell’allegato della Legge di Stabilità 2016, essi sono diversi a seconda del codice Ateco di riferimento;
- Non aver sostenuto spese per propri collaboratori superiori a 5.000 euro lordi;
- Non aver superato i 20.000 euro di costi lordi per ammortamento di beni strumentali.
Sono esclusi, invece, dall’accesso alla partita IVA con il regime forfetario 2016 i contribuenti che si trovano nelle seguenti condizioni:
- regimi speciali IVA o regime forfettari per la determinazione del reddito;
- contribuenti non residenti, salvo che non si produca almeno il 75% del reddito in Italia e si assicuri un elevato scambio di informazioni;
- contribuenti che come attività abituale effettuano cessioni di fabbricati, terreni edificabili, mezzi di trasporto nuovi.
Come fare la ricerca per partita iva
Fino a questo momento abbiamo affrontato l’argomento partita iva parlando della sua apertura dei costi da affrontare ed anche delle novità presenti nella legge di stabilità 2016.
Adesso vedremo come promesso l’argomento principale del nostro articolo: come fare la verifica partita IVA e tramite quali canali è possibile effettuare una ricerca per partita IVA che ci permetta di trovare tutte le informazioni su di essa.
Come i più ormai sapranno la partita iva è un numero identificativo della posizione fiscale di un contribuente, sia esso persona fisica o persona giuridica, come lo è ad esempio il codice fiscale.
Tale numero è composto da 11 cifre ed inizia solitamente per “zero”, o per “uno” (ad esempio per le partite iva della provincia di Roma).
Queste 11 cifre identificano quindi un’attività economica, sia essa sotto forma di impresa o un’attività professionale, e deve essere indicata fra gli altri:
- nelle fatture emesse;
- nelle ricevute fiscali;
- negli scontrini fiscali;
- nel sito internet della propria attività (quando si tratta di un’attività svolta via internet).
La necessità di verificare la reale esistenza di un’attività economica porta a controllare la reale esistenza della partita iva, come primissimo metodo per verificare l’esistenza o meno di una ditta.
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione uno strumento per la ricerca partita iva ed anche per la verifica partita iva nel proprio sito,con un semplice click su trova partita iva.
In una pagina dedicata all’interno del sito infatti indicando il numero di partita iva, sarà possibile verificare il soggetto cui è intestata, inoltre anche da quanto tempo la partita iva è aperta.
Come accedere alla verifica della Partita IVA?
L’Intento del nostro articolo è mostrarti come accedere alla ricerca della tua partita IVA. Ecco i passaggi da seguire:
- Entra nel sito dell’Agenzia dell’Entrate;
- Digita nel campo apposito la partita iva che ritenete attribuita ad un’azienda;
- Se la partita Iva risulta correttamente visualizzati riceverai queste risposte:
- Nome del titolare legale rappresentante;
- Stato dell’attività(attivo, sospeso, cessato) e le eventuali date di inizio/sospensione o cessazione dell’attività d’impresa stessa.
I servizi controlla partita iva che ci fornisce il sito dell’Agenzia delle Entrate
Il sito dell’Agenzia delle Entrate tramite alcune pagine dedicate offre diversi servizi relativi alla ricerca per partita iva ovvero:
- controllo partita iva italiana;
- controllo partita iva estera;
- controllo partita iva europea;
- controllo partita iva online;
- controllo partita iva extra ue;