Patent box: tassazione agevolata per i beni immateriali

patent box

La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto nel nostro ordinamento un nuovo regime opzionale, detto Patent box. Esso riguarda la tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzazione di alcune tipologie di beni immateriali, quali ad esempio marchi e brevetti.
In questo articolo proveremo a fornirvi quante più informazioni possibili su questa agevolazione iniziando col dire che la Patent Box è un’agevolazione fiscale opzionale per le imprese italiane che fanno redditto su beni immateriali.
Essa consiste nella detassazione dei “margini economici” ottenuti dallo sfruttamento dei propri beni immateriali e opere di ingegno quali software, come brevetti, marchi, disegni e modelli, know how, formule, informazioni, invenzioni, biotecnologiche.
L’oggetto della detassazione del Patent Box è la parte di reddito generata dall’utilizzo e sfruttamento dei beni immateriali individuati nel caso in cui il reddito derivi da utilizzo diretto, da utilizzo indiretto o da cessione a condizione che i soggetti svolgano attività di ricerca e sviluppo finalizzate allo sviluppo, al mantenimento ed all’accrescimento del valore dei beni immateriali agevolabili.

software

Patent box: funzionamento, modalità e durata

L’opzione per la tassazione agevolata ha una durata pari a cinque periodi d’imposta, ed essa è irrevocabile ed è rinnovabile.
Nei primi due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014, ovvero per gli anni 2015-2016, le imprese sono tenute a trasmettere telematicamente l’opzione, utilizzando l’apposito modello, indicando i dati anagrafici e l’anno da cui decorre il regime; l’opzione riguarda il periodo d’imposta nel corso del quale essa è comunicata ed i successivi quattro.
Successivamente dal 2017, invece, l’opzione potrà essere esercitata nella dichiarazione dei redditi e decorre dal periodo d’imposta al quale la medesima dichiarazione si riferisce.
L’esercizio dell’opzione è rilevante oltre che per la determinazione del reddito complessivo ai fini IRES ed IRPEF, anche a fini della determinazione del valore della produzione IRAP.

Chi può beneficiare della tassazione agevolata?

In questo paragrafo vedremo chi può benificiare di questa agevolazione fiscale riguardante i beni immateriali.

Possono beneficiare dell’agevolazione sia le imprese che hanno sviluppato in proprio i beni immateriali, sia le imprese che invece hanno acquisito il diritto allo sfruttamento da altri soggetti, ad esempio le imprese che hanno comprato il brevetto o hanno commissionato la ricerca e lo sviluppo ad un ente di ricerca, pubblico o privato.

Rientrano in tale categoria i redditi derivanti dallo sfruttamento di:

  • software protetto da copyright;
  • brevetti;
  • marchi, disegni e modelli che siano giuridicamente tutelabili;
  • le informazioni aziendali;
  • le esperienze tecnico-industriali;

Viceversa adesso vediamo che l’agevolazione non può essere applicata alle società che sono assoggettate a procedure fallimentari, in liquidazione o in amministrazione straordinaria.
Questa limitazione è dovuta al fatto che tali attività non sono dirette alla continuazione dell’esercizio di attività d’impresa, inoltre per esse si applicano criteri diversi da quelli ordinari per la determinazione del reddito.
Inoltre bisogna precisare che la normativa si applica ai titolari di reddito residenti italiani, oppure residenti nei Paesi con i quali vige un accordo volto ad evitare la doppia imposizione fiscale.

idea

Obiettivi del patent box:

Il regime si presuppone l’obiettivo di rendere il mercato italiano maggiormente attrattivo per gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine, tutelando però al contempo la base imponibile italiana, in quanto esso:

  • incentiva la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all’estero da imprese italiane o estere;
  • incentiva il mantenimento dei beni immateriali in Italia, evitandone la ricollocazione all’estero;
  • favorisce l’investimento in attività di ricerca e sviluppo;

Il regime si pone in parallelo con i modelli progressivamente introdotti in altri Stati membri della Comunità Europea (Belgio, Francia, Gran Bretagna, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna) ed è conforme ai principi elaborati in ambito OCSE con riferimento alla disciplina fiscale per la tassazione dei proventi derivanti dall’utilizzo dei beni immateriali.