Il controllo di gestione: come muoversi nelle PMI 1°parte

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Per gestione aziendale consideriamo l’insieme di tutte le azioni dell’imprenditore, nella propria impresa. Azioni tese al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Una corretta gestione aziendale deve per forza di cose tener conto sia delle condizioni interne all’azienda (endogene) sia quelle esterne (esogene); inoltre l’imprenditore si troverà ad aver a che fare con fattori esterni e poco decifrabili (come mutamenti delle mode e dei gusti dei clienti).

La gestione consta di tre attimi ben delineati:

  • preventivazione;
  • attuazione;
  • controllo.

Il controllo può riguardare periodi definibili come mese, anno, ecc…

Un esempio di controllo? Il raffronto tra anno attuale e quello precedente.

debiti 2

Analizzare e monitorare costi e profitti della propria azienda sono i passi fondamentali per far crescere il proprio business in maniera decisa.

La contabilità generale non basta e si rende necessario implementare ulteriori e più attendibili sistemi di analisi e controllo di gestione.

Questi mezzi danno vita a raggruppamenti di dati che certificano la bontà della guida aziendale ed il veloce raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Il primo passo è analizzare la propria attività e individuare i centri di costo e di profitto. Si definiscono poi la programmazione e il controllo di gestione come l’attività principe con cui l’azienda si accerta che la gestione si stia svolgendo in modo consono al raggiungimento degli obiettivi stabiliti in sede di pianificazione strategica.

Controllo di gestione: le fasi

:

  • Formulazione di obiettivi e programmi di breve periodo
  • Misurazione sistematica dei risultati conseguiti
  • Confronto degli obiettivi con i risultati
  • Contabilità analitica
  • Budgeting
  • Contabilità generale e bilancio di esercizio
  • Reporting Contabilità analitica

Qualora il risultato economico della tua azienda dovesse essere negativo, potrai sempre rivedere la tua strategia.

Una piccola impresa trovera difficile mantenere le proprie perdite in attesa di miglioramenti del mercato. Bisognerà quindi agire con tempestività e ridimensionare subito le prospettive di profitto e di conseguenza investimenti e spese.

Ti troverai a dover decidere se finanziare con tuo capitale i disavanzi. Questo comportamento può però considerarsi ragionevole nel caso sia prevedibile la durata e l’entità della crisi.

Dove intervenire? La contabilità analitica

Lo scopo di questo documento è quello di conoscere il rapporto costi/ricavi ed il loro andamento. Sarà importante scendere nel dettaglio ed essere subito reattivi.

Attraverso l’impiego di questo strumento contabile, è possibile determinare il valore delle risorse consumate in rapporto a diversi possibili oggetti di costo.

Parliamo di un prodotto finito, bene o servizio che sia; la sotto-unità organizzativa (ufficio, negozio, etc.); le commesse, i progetti…

Si chiude qui la prima parte della guida Gestionale.co al controllo di Gestione. L’appuntamento è alla seconda parte della guida che tratterà, tra gli altri, lo strumento del budgeting.

Ricordiamo che su Gestionale.co trovate una vasta gamma di prodotti per la vostra azienda, anche software cloud per essere sempre più evoluti e al passo coi tempi.

Leggi anche la seconda parte sul controllo di gestione.