Gestione del personale: selezione del personale

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Selezionare il personale più adatto alla tua impresa non è mai stato facile. Negli ultimi anni inoltre la forza lavoro altamente scolarizzata è sensibilmente aumentata. Come fare a scegliere quindi il personale più adatto alle tue esigenza senza aver il timore di sbagliare?

Per prima cosa bisogna aver ben chiari in mente i ruoli che la nuova figura professionale andrà a svolgere. Un errore comune infatti è quello di non aver ben chiaro in mente il ruolo del nuovo candidato all’assunzione. Il nuovo collaboratore viene assunto per quali mansioni? Quali contributi potrà dare e soprattutto a noi quali servono?

Le attività per le quali stiamo cercando un collaboratore quale effort richiedono?

Sbagliato sarebbe assumere a tempo pieno qualora si avesse bisogno di un part time o viceversa. Importante inoltre un periodo di prova durante il quale capire quanto tempo effettivamente sarà richiesto per determinate mansioni e così regolarsi.

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Un aspetto fondamentale è poi quello di mostrarsi capaci, competenti ed in grado di offrire informazioni chiare. I tempi (e costi) di formazione saranno tanto più bassi quanto più chiari ed esaustivi riuscireste ad essere. Il dipendente deve entrare subito nei meccanismi lavorativi. Se avete pecche nella descrizione delle mansioni o nell’esposizione sarebbe meglio rivolgersi ad un professionista.

Una volta assunta la nuova risorsa, per evitare perdite di tempo in mansioni non fondamentali per l’azienda, sarà fondamentale definire le aspettative di performance. In modo che la risorsa comprenda immediatamente di essere un ingranaggio fondamentale.

Mai, ripeto MAI sottovalutare i nuovi collaboratori. Dimostrarsi propensi ad affidare ai collaboratori anche mansioni di una certa responsabilità aumenta la loro consapevolezza, esperienza e rendimento. Un team responsabilizzato è un team felice e produttivo.

In una società globalizzata come quella attuale sarebbe ipocrita, dannoso non considerare eventuali barriere linguistiche. Questo può accadere quando magari ci affidiamo a collaboratori esterni. Risparmiare sui costi non sempre è soddisfacente dal punto di vista produttivo. Eventuali difficoltà di comunicazione sono infatti portatrici di incomprensioni, perdite di tempo e insoddisfazione di un eventuale cliente.

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Studi e criteri di selezione dei collaboratori

Numerosi sono gli studi riguardo come selezionare il personale all’interno delle aziende, specie le PMI. Alcuni lavori molto importanti presentano dei processi che potremmo considerare veramente analitici e chiari nella loro applicazione.

Le teorie più disparate su come avvenga la scelta del personale aziendale suddivide il processo di selezione in due grandi parti:

  • parte teorica;
  • parte applicativa;


Nella prima parte possiamo individuare i metodi tradizionali come l’intervista – colloquio in cui si utilizza un metodo di valutazione valido per tutti i candidati. Nella parte applicativa avviene poi il vero e proprio confronto tra i diversi colloqui affrontati dai candidati.

In una prospettiva del genere all’interno delle aziende e delle PMI italiane assume grande rilievo la figura del selezionatore. Esso deve infatti occuparsi e presiedere le fasi più importanti di selezione dei candidati:

  • Recruiting, cioè la ricerca della figura professionale richiesta e quindi dei candidati attraerso differenti canali;
  • Screening, cioè la selezione dei profili più attinenti per quella posizione richiesta;
  • Presiedere al colloquio o intervista;
  • Provvedere alla stesura finale del profilo tracciato sul candidato analizzato;


Nuove tecniche ed ulteriori metodologie sono state sviluppate all’interno dell’ambito aziendale. Il processo tradizionale di colloquio o intervista appare oggi per alcune aziende superate, mentre diventa più innovativo il processo di Assessment Center. Un processo nuovo che non si limita all’osservazione puntuale dei candidati, ma alla valutazione dei processi nella loro complessità.

I processi valutativi del personale sono influenzati dalla dinamicità avvertita in tutti gli ambienti aziendali nell’ultimo decennio. Si cerca infatti personale che non soltanto abbia le “potenzialità” per fare, ma che si contraddistingua per avere quelle abilità in più, quel qualcosa che permetta di ottenere un vantaggio competitivo rispetto ad altre aziende del settore.